Nome:
Cerussite
e Barite
Provenienza:
Marocco
Classe:
Carbonati (Cerussite) - Solfati
(Barite)
Sistema:
rombico
Sfaldatura:
prismatica netta (Cerussite)
- perfetta (Barite)
Frattura:
concoide
Colore:
incolore
Stria:
bianca
Lucentezza:
adamantina (Cerussite) - da vitrea a madreperlacea (Barite) |
Cerussite
I cristalli formati da questo minerale sono spesso prismatici e
allungati, tozzi o tabulari. Talvolta la Cerussite si trova in masse
compatte, granulari e stalattitiche. Anche se generalmente è bianca o
incolore, alcuni esemplari, a causa della presenza di inclusioni, tipo
la galena, presentano colorazione grigia, verdastra o blu. è
solubile in acido nitrico dando luogo a una violenta effervescenza.
Si forma nelle zone superficiali ossidate di giacimenti ricchi di
minerali di piombo, associandosi poi ad altri minerali di alterazione.
Viene utilizzata per l'estrazione del piombo, e in modo secondario anche
dell'argento. Data la bellezza di alcuni esemplari a volte l'utilizzo è
puramente collezionistico o scientifico.
Barite
Si presenta generalmente con cristalli tabulari e prismatici, ma
anche in aggregati a rosetta sabbiosi (le cosiddette Rose del Deserto),
e in aggregati granulari, fibrosi, lamellari. In genere è incolore ma
non mancano esempi di Barite bianca, grigia, giallastra, bruna,
rossastra, bluastra o verdastra. Da trasparente a traslucida, ha una
brillantezza vitrea, resinosa o perlacea. Le caratteristiche che la
rendono facilmente riconoscibile sono l'insolubilità, l'assenza di
effervescenze negli acidi, l'elevato peso specifico e la sua sfaldatura
in forme parallelepipede.
Ha origine in filoni idrotermali, in noduli di argilla e nelle cavità
di rocce sedimentarie.
Si usa per l'estrazione dei sali di bario. Macinata viene utilizzata
come pigmento, e infine, il solfato di bario viene usato in medicina per
determinati esami radiografici.
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